Per la Scuola: Laboratorio creativo di archeologia culinaria

Il progetto in breve

  • Alto valore scientifico-didattico con un taglio pratico e divertente;
  • Numero 10 di ore di lezioni interattive per massimo 3 classi;
  • Supporto e monitoraggio via email per l’attività finale di ricostruzione dei piatti antichi;
  • Disponibilità ad approfondire argomenti ritenuti più importanti e/o caratterizzanti il percorso di studi;
  • Costo contenuto

Eventuale visita guidata al museo archeologico di Giardini Naxos da concordare.

La rielaborazione dell’antica cucina greca e romana

Il Mediterraneo e in particolare la Sicilia, è stato il punto di incontro di frequenti scambi commerciali e questo, grazie alla comunanza e alternanza di varie culture, nel corso del tempo ha favorito l’elaborazione di una nuova gastronomia. Il cibo è la risultante di una evoluzione storica dei vari popoli che si sono culturalmente incontrati e che hanno trasformato nel tempo il loro modo di alimentarsi. Ogni aspetto del cibo è legato alla storia ed esprime una cultura.

Attraverso la ricerca storico-archeologica di antichi ricettari della cucina greca e romana, lo studio degli usi e costumi nella consumazione del cibo, degli ingredienti usati e della loro provenienza, vogliamo fornire agli studenti un approccio pratico e divertente per arrichire il bagaglio culturale, aprire nuovi orizzonti e stimolare fantasia e curiosità.

Oltre alle lezioni teoriche, proponiamo un incontro per la degustazione dei piatti scelti, rielaborati, preparati e serviti dagli studenti stessi.

Inoltre è possibile e da concordare, una visita guidata all’area archeologica e al museo di Giardini Naxos dove è possibile ammirare, tra gli altri, una collezione di anfore per la conservazione dei vari cibi e cartine delle rotte commerciali.

Sala cattabia: in cucina non si butta via nulla, specialmente il pane. Lo sapevano anche i romani!

Gli argomenti trattati

    • Le rotte commerciali e la provenienza degli ingredienti più usati per la preparazione dei piatti più conosciuti e consumati;
    • La preparazione e il consumo del cibo: un viaggio alla scoperta di veri e falsi miti sul modo di alimentarsi;
    • I ricettari archeologici: la ricerca filologica attraverso i vari autori che hanno scritto di cucina e di cibo;
    • La conservazione e il trasporto degli ingredienti.

 

Elaborato finale

Ghiri, murene, piccioni, pavoni, oche… carni eccessivamente frollate di animali spesso malati e cucinate in pentole di piombo: un mix non proprio salutistico!

Il viaggio nelle antiche cucine greche e romane non può dirsi completo senza assaggiare le pietanze di cui si è parlato: a conclusione del percorso, gli studenti saranno chiamati a trovare, analizzare, attualizzare e ricreare delle antiche ricette scelte da loro. Un vero e proprio lavoro che potremmo definire di “archeologia sperimentale”: ricostruire il gusto degli antichi romani in maniera scientifica partendo dalle fonti scritte in latino e greco.

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